L’ammortamento è un il modo di rappresentare nel conto economico la somma investita per l’acquisto di un bene la cui utilità è per più anni. In pratica: il costo dell’investimento viene ripartito tra gli esercizi di vita utile del bene stesso. Esempio: costo investimento 22.000 €; vita utile economica 10 anni; costo per ammortamento annuo 2.200 €.
Il meccanismo è obbligatoriamente previsto dal codice civile (art. 2426 c.c.) e dai principi contabili.

Il meccanismo di ammortamento, viene regolamentato in modo differente dalle norme civilistiche e quelle fiscali.

–          Quello civilistico è libero e passa attraverso la stima del periodo di utilità economica del bene.

–          Quello fiscale deve essere determinato in base a precise aliquote previste dalla legge, che indicano la quota massima deducibile ai fini della determinazione del reddito d’impresa fiscalmente imponibile. Quindi si può sempre applicare una percentuale inferiore.

Spesso nella realtà quotidiana, per semplificazione,  le aziende utilizzano le aliquote fiscali, valide anche per l’ammortamento civilistico.

In bilancio, gli ammortamenti sono presenti sia nel conto economico che nello stato patrimoniale.
Nel conto economico, troviamo le quote di ammortamento annue, a sinistra, in dare, alla voce B.10: AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI del Bilancio Cee.
Nello stato patrimoniale, troviamo i Fondi di ammortamento (che sono la somma delle quote di ammortamento annue), a destra, in avere; nel bilancio Cee, questi valori vanno a diretto storno dell’immobilizzazione di riferimento.

Che incidenza hanno, rispetto ai ricavi, i costi per ammortamenti nel tuo bilancio?

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