Un imprenditore crea e/o gestisce un’attività economica d’impresa, assumendosi il rischio d’impresa. È colui che organizza i fattori produttivi (capitali, mezzi di produzione, forza lavoro e materie prime), con i quali contribuisce a sviluppare nuovi prodotti, nuovi servizi, nuovi mercati o nuovi mezzi di produzione, stimolando la creazione di nuova ricchezza e valore sotto forma di beni e servizi.
Nel Codice Civile, all’art. 2082, troviamo la definizione:

è imprenditore «chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi».

Caratteristiche dell’impresa sono dunque:

  • l’attività produttiva, che non deve essere di mero godimento di beni preesistenti;
  • l’organizzazione, come complesso formato da persone e da beni strumentali;
  • l’economicità, cioè la copertura dei costi con i ricavi.
  • la professionalità, cioè l’esercizio dell’attività abituale e non occasionale.

Sempre nel codice civile vi sono queste distinzioni:

  • imprenditore agricolo (art. 2135) e imprenditore commerciale (art.2195);
  • piccolo imprenditore (art. 2083) e l’imprenditore medio-grande (o non piccolo);
  • impresa individuale, società e impresa pubblica.

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