EQUITY CROWDFUNDING
Nuova opportunità per tutte le PMI.
Giorni fa ho partecipato a Bologna ad uno dei tanti utilissimi corsi organizzati dalla mia associazione COFIP Associazione Consulenti Finanziari Professionisti http://cofip.pro/it/.
Si è parlato di Finanza di capitali per le PMI, e nello specifico dell’Equity Crowdfunding come strumento di finanza alternativa per favorire la crescita delle micro imprese e delle PMI. Il corso è stato tenuto in modo egregio e professionalmente stimolante da Fabio Carretta https://www.linkedin.com/in/fabio-carretta-74441871.
Cos’è il CROWDFUNDING?
È una forma di ricerca di finanziatori attraverso la rete Internet. I finanziatori possono diventare soci di capitali dell’impresa.
L’imprenditore rivolge un appello diretto alla ‘folla’ (crowd) degli internauti, anche per piccole somme individuali, come alternativa ai tradizionali canali intermediati da investitori professionali quali banche, fondi di private equity e venture capital o business angels.
Udite, Udite!!! L’Italia è il primo Paese in Europa ad essersi dotato di una normativa specifica e organica relativa al solo equity crowdfunding.
La dimensione ‘social’ di Internet consente peraltro di creare un coinvolgimento collettivo dei finanziatori, che interagiscono in rete non solo come fornitori di capitale, ma anche come possibili contributori al progetto stesso, nella logica del crowdsourcing.
Da questo punto di vista il vantaggio del crowdfunding non è legato solo all’opportunità di finanziamento, ma anche al possibile valore aggiunto dato dall’azione di marketing e di ‘validazione-critica’ attraverso la rete.
L’Equity Crowdfunding è partito in sordina, ma ha un ottimo tasso di crescita, soprattutto negli ultimi mesi, anche grazie all’estensione a tutte le PMI di questa opportunità, inizialmente riservata a startup e PMI innovative.
Sono 214 le aziende italiane che hanno provato a raccogliere capitale di rischio sulle piattaforme Internet autorizzate fino al 30 giugno 2018, assicurandosi, attraverso 134 campagne chiuse con successo, un Funding pari a € 33,3 milioni (di cui € 11,6 milioni nel 2017 e € 14,2 milioni nella prima metà del 2018).
La prospettiva futura è ancor più rosea, grazie all’avvio di operazioni in ambito «real estate» e grazie alle campagne che saranno lanciate da PMI mature. Si ipotizzano circa 100 milioni di euro raccolti nel 2019. Ciononostante, in ambito europeo l’Italia rimane sempre indietro rispetto ai volumi di Francia e Germania, che a loro volta appaiono minuscoli rispetto al Regno Unito, dove solo nel 2016 il crowdfunding ha raccolto quasi 4 miliardi di sterline.
Fabio Carretta oltre ad essere un eccellente relatore è uno stimato professionista, advisor finanziario e arranger, protagonista in prima persona di molte campagne di successo di crowdfunding, di emissioni di mini-bond e di raccolta fondi nella supply chain finance.
La parte della relazione che mi ha maggiormente emozionato è stata quella in cui ha invitato ad “agire sull’educazione finanziaria verso i cittadini, affinché conoscano meglio questa opportunità: ad oggi gli italiani che hanno sottoscritto una campagna di equity crowdfunding sono solo lo 0,1% della popolazione potenziale (circa 60.000 persone)”.
Hai mai pensato all’equity crowdfunding per le nuove iniziative della tua impresa?
Gigi Turla – EDUCASH