Il fondo imposte differite misura il debito per le imposte che pagherò in anni futuri, ma in relazione ad eventi che sono successi nel bilancio attuale.
Viene esposto nelle passività, all’interno della sezione B (Fondi per rischi e oneri), punto 2.
Non va rilevato in presenza di scarse possibilità che il debito insorga.

Gli accantonamenti al fondo sono originati da componenti di costo e/o di ricavo che, nonostante siano rilevati civilmente nell’esercizio in chiusura, generano fiscalmente i loro effetti negli esercizi successivi. Per esempio, una plusvalenza di cui ho rateizzato la tassazione fino a 5 anni.

Quindi, si genera fiscalità differita, con conseguente accantonamento al fondo imposte differite, quando si verifica una differenza tra reddito civilistico e reddito fiscale tale da determinare un delta tra le imposte calcolate sull’utile civilistico e quelle determinate su quello fiscale. Al verificarsi degli effetti fiscali nei periodi successivi, il fondo viene conseguentemente decrementato, fino ad azzerarsi.

Non è chiaro? Non è un problema: tieni solo a mente che si tratta di un debito che pagherai in anni successivo al bilancio che stai analizzando.

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