NON TUTTO CIÒ CHE CONTA, PUÒ ESSERE CONTATO
Ma se vuoi fare l’imprenditore, devi conoscere i tuoi numeri.
MI capita spesso nei rapporti professionali con i clienti di sentire questa affermazione:
“ma perché dovrei cambiare? Ho sempre fatto così!!”
Sarà capitato anche a voi di svolgere lavori senza sapere l’esatta utilità degli stessi!
Spesso sono quelli più ripetitivi e che portano via molto tempo.
Ma perché li facciamo?
Forse vi viene da rispondere: perché li ho sempre fatti… mi è stato detto di fare così… È uno dei miei compiti….
Oppure, non vi siete mai chiesti se quel tipo di lavoro o attività, potrebbe essere fatta in modo diverso? Risparmiando tempo ed energia?
Spesso si organizza inizialmente un proprio modo di lavorare e poi si va avanti per la propria strada a testa bassa, senza rivalutare se tale lavoro è tuttora utile ed efficiente.
Dà sicurezza restare ancorati ai vecchi modi.
Invece, l’idea di cambiare crea sempre timore o una vera e propria paura che ci impedisce di rimanere al passo con un ambiente che, volenti o nolenti, continua a cambiare.
Si può resistere per un po’ al cambiamento. Poi saranno gli eventi a condurci anche al fallimento.
Non sarebbe meglio decidere e dirigere il proprio cambiamento? Anzichè subirlo?
Giorgio Nardone è secondo me, il maggiore esperto di cambiamento ed ha aiutato migliaia di persone nel proprio cambiamento sia personale sia lavorativo, con il metodo del Problem Solving Strategico.
Il metodo del Problem Solving Strategico ideato da Giorgio Nardone[1] (in collaborazione con Paul Watzlawick), per superare la paura del cambiamento si basa su 3 azioni:
- Definire chiaramente l’obiettivo da raggiungere: Cosa dovrebbe cambiare?
- Analizzare le problematiche che non permettono di raggiungere l’obiettivo.
- Smettere di attuare le “Tentate soluzioni”, che purtroppo alimentano il problema.
Vi assicuro che il Metodo strategico merita un approfondimento[2].
Per me, la domanda fondamentale è:
“VOGLIO VERAMENTE CAMBIARE?”
Perché spesso proclamiamo la necessità o il desiderio di cambiare, ma dentro di noi non siamo così sicuri di volerlo e troviamo mille scuse o alibi.
Ma se la risposta è:
Sì… lo voglio!
Voglio rimettermi in gioco, voglio essere protagonista del mio cambiamento, voglio seguire una strada concreta e strategica…. Si è sulla buona strada per passare della paura del cambiamento, alla soddisfazione di assumersi la responsabilità di decidere.
Gigi Turla – Educash
[1] Per gli opportuni approfondimenti, vi consiglio di leggere i tanti suoi libri. Per iniziare: “Problem Solving strategico da tasca” ed. Ponte delle Grazie (2009).
[2] A me è stato utile ascoltare i seminari di Nardone, che trovate su Youtube.