BILANCIO SOCIALE
Ti interessa come sei visto dalla tua comunità di riferimento?
I tuoi stakeholder* ti guardano e… ti valutano.
Non solo in termini strutturali, o per il prodotto/attività che svolgi, ma anche in termini morali.
Infatti la tua azione/attività ha quasi sempre una ricaduta sul territorio, perché perseguendo il tuo interesse prevalente, comunque incidi sulla qualità della vita dei membri della società in cui sei inserito.
Perciò, tra i tanti tipi di bilancio che si possono trovare nelle aziende, merita sicuramente un po’ di attenzione il Bilancio Sociale.
Il Bilancio Sociale è uno strumento straordinario, di Integrazione volontaria dell’utilità e responsabilità sociale, territoriale e delle preoccupazioni ecologiche dell’impresa.
Rappresenta infatti la certificazione di un profilo etico nelle sue operazioni commerciali e nei suoi rapporti con le parti interessate.
Il Bilancio Sociale ha la funzione di descrivere, il più analiticamente possibile, le ragioni per cui un’impresa sostiene determinati costi, che producono vantaggi per alcune categorie di stakeholder. Non esiste infatti una utilità globale, ma una serie di utilità, ognuna per ogni pubblico di riferimento.
Un ente, per rendere conto degli effetti del proprio operato sulle diverse categorie di persone, non può esimersi dal coinvolgerli, per individuare insieme quali siano questi effetti.
Per fare un esempio: un ente pubblico non può limitarsi a dichiarare che ha costruito una piscina e che è costata € 5.000.000, ma deve arricchire questo dato con il numero di persone che frequentano la struttura e possibilmente inserire il loro grado di soddisfazione; deve inoltre riconoscere il diritto dei soggetti finanziatori ad essere informati sulle caratteristiche della realizzazione, così come considerare gli effetti sull’ambiente e la comunità circostante, utilizzando indicatori adatti per misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi che l’ente si è prefissato.
In particolare poi il Bilancio Sociale dovrebbe:
1) consentire di comprendere il ruolo svolto dalle attività dell’impresa nella società civile;
2) essere uno strumento che fornisce informazioni sul raggiungimento degli obiettivi sociali prefissati;
3) dimostrare che il fine dell’impresa, non è solamente quello di creare profitto ma anche quello di fornire un valore aggiunto per la comunità;
4) essere considerato come un fattore di cruciale importanza per lo sviluppo della democrazia e della trasparenza nell’ambito delle attività;
5) diventare uno strumento per rendicontare se le azioni sociali dell’impresa hanno delle ricadute in termini di utilità, legittimazione ed efficienza;
6) rappresentare un momento di riflessione sull’impegno che il management ha all’interno dell’impresa per migliorare qualità di prodotto e servizio, rapporto con i consumatori, sicurezza sul posto di lavoro, rispetto dell’ambiente.
Il Bilancio Sociale, quando non è un atto dovuto, ma un vero e proprio processo di attivazione di attenzioni etiche, può diventare uno strumento di comunicazione, un mezzo fondamentale per svolgere un’attività di relazioni pubbliche, per migliorare le relazioni sociali ma anche industriali.
Gigi Turla – Educash.
*Gli stakeholder sono tutti quegli individui o gruppi che hanno un interesse legittimo nei confronti dell’impresa e delle sue attività, passate, presenti e future, (es. azionisti, manager e dipendenti dell’azienda; ma anche i clienti e i fornitori, i governi e le istituzioni, le associazioni imprenditoriali, i sindacati e altri attori sociali che operano nelle comunità locali.