IL BUDGET
Prevenire è meglio, e più facile, che curare
Qualche giorno fa, ho posto una domanda in una chat di commercialisti, chiedendo, quanti di loro fanno il budget per i loro clienti. Alcuni mi hanno risposto che non lo fanno, altri che lo fanno solo per i loro clienti più strutturati.
Ero curioso, ma mi aspettavo risposte simili.
Anche a tutti i nuovi clienti imprenditori di Educash, chiedo sempre: “hai fatto il budget per il prossimo anno?”
Le risposte sono spesso negative. Solo pochi imprenditori fanno il budget della loro impresa.
Eppure conosco invece, molti amici, lavoratori dipendenti, che fanno il budget familiare o personale, costituito essenzialmente dall’elenco delle entrate, come retribuzioni, e da una previsione delle uscite, ossia delle spese di qualsiasi natura, come affitto, mutuo, assicurazioni, ma anche cibo, acqua, luce, telefono e così via. Molti lo fanno con un orizzonte temporale mensile, ma alcuni annuale. Così facendo possono valutare, in tempi brevi, se c’è bisogno di fare spending review.
SE SI SENTE L’UTILITÀ DI FARE IL BUDGET NELLA VITA FAMIGLIARE O PRIVATA,
PERCHÉ SI FATICA A CAPIRNE L’IMPORTANZA PER LA PROPRIA AZIENDA, O PICCOLA IMPRESA?
Però, se chiedo: “Che obiettivi hai per l’anno prossimo? Li hai scritti?”
Le risposte diventano spesso positive.
Molti imprenditori hanno compreso che è utile darsi degli obiettivi e soprattutto è utile scriverli.
Allora propongo all’imprenditore di partire da un foglio bianco, su cui tradurre i suoi obiettivi in dati numerici di ricavi.
Già arrivare qui sarebbe un grande successo. Analizzare i successivi bilanci, potendoli confrontare con i ricavi a budget, dà molte più chiavi di lettura.
Perché: “Senza un budget, un bilancio di previsione, come fai a fare la programmazione della tua attività e controllare come sta procedendo?”
Avendo individuato i Ricavi Obiettivo, i costi variabili sono presto calcolati, in quanto basta utilizzare la percentuale di margine di contribuzione storica, che l’imprenditore trova nel proprio Cruscotto Educash. Se l’imprenditore ha fra gli obiettivi quello di migliorare o modificare (tramite un cambio di modello di business) questa percentuale, deve poi stimare la percentuale obiettivo di questi cambiamenti.
Per completare l’opera, manca la previsione dei Costi Fissi. Io suggerisco sempre di concentrarsi sui 3 principali costi fissi, di cui uno è sicuramente il costo del personale (con i dati del consulente del lavoro, il budget del costo del personale è presto fatto). Per tutti gli altri costi fissi, basterà prendere come spunto i costi sostenuti nel passato, ma questo lavoro può essere delegato al commercialista che tiene la contabilità.
Così intesa, la stesura del budget richiede sia competenze tecniche sia il conoscere bene le dinamiche dell’impresa; per tenere insieme questi due aspetti il commercialista, può fare il budget per un cliente, solo lavorando al suo fianco.
Il budget non può essere delegato!
Il lavoro risulta complicato e faticoso sola la prima volta. Poi andrà tutto in scioltezza.
E finalmente l’imprenditore avrà una chiara rotta di dove vuole arrivare con la propria impresa. L’unica sua accortezza dovrà essere quella di controllare periodicamente la posizione della sua impresa sulla rotta per evitare di trovarsi, a fine anno, a kilometri e kilometri lontano dall’aeroporto in cui avrebbe voluto atterrare.
Gigi Turla