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IL RATING

IL RATING


Alla tua impresa, come ad ogni Stato sovrano.


Cosa vi viene in mente quanto sentite parlare di rating?
Molti di voi, fortemente influenzati dal giudizio che le agenzie di rating danno della solvibilità dello stato italiano, penseranno subito al debito pubblico e al peso degli interessi passivi sul bilancio pubblico nazionale.
Tutto vero.
Il rating, in italiano si può tradurre con la parola classificazione, è appunto un metodo utilizzato per valutare il debito pubblico, ma anche le imprese private.
Il rating è un giudizio che viene espresso da un soggetto esterno e indipendente, l’agenzia di rating, sulle capacità di uno stato o di una società di pagare o meno i propri debiti.
Per emettere il giudizio sulla qualità del debito di una società, l’agenzia di rating avvia una procedura che prevede l’analisi delle caratteristiche economico-finanziarie della società in questione. Viene quindi analizzato il bilancio in tutte le sue componenti e vengono analizzati parametri come la redditività dell’azienda, la sua capacità di produrre risorse e reddito, la remunerazione del capitale, i flussi di cassa, i rapporti fra i mezzi propri e il debito e così via.
Gli analisti dell’agenzia di rating devono infatti confrontare i parametri della società sotto esame con quelli delle altre società del settore in cui essa opera e devono quindi analizzare anche le caratteristiche del settore stesso e l’andamento del mercato.
Il rating è assegnato contrassegnando la valutazione secondo diverse scale di valori che variano in base all’agenzia che si occupa di emettere il rating stesso. La scala dei valori che possono essere assegnati è comunque una scala alfabetica. Nel caso dell’agenzia Standard & Poor’s i giudizi variano da “AAA”, il giudizio che indica il massimo grado di solvibilità di una società, alla D che indica invece lo stato di una società insolvente. Nel caso dell’agenzia Moody’s la scala di valori è leggermente diversa e prevede come rating più basso una C.

 

Ma perché ti sto parlando di rating?
Ne parlo perché il sistema di rating è diventato il parametro fondamentale utilizzato dalla banche quando devono valutare se concedere o meno un finanziamento ad un’impresa che lo richiede.
Ogni banca, come le agenzie di rating citate in precedenza, ha un proprio modello di rating che, elaborando dati numerici dell’impresa, indica un giudizio sintetico, normalmente alfanumerico, sul grado di solvibilità di un’impresa e valuta la capacità dell’impresa stessa di generare risorse sufficienti a ripagare il finanziamento concesso.
Ogni banca ha il suo particolare algoritmo per calcolare un rating e pare che tali formule siano segrete e conservate in cassaforte, utilizzate solo da pochi eletti. Solo le banche piccole e non strutturate si avvalgono di soggetti terzi che forniscono questa elaborazione.

 

Cosa analizzano le banche per definire il rating di un impresa?
I parametri fondamentali sono essenzialmente due:

  • I numeri degli ultimi bilanci approvati, che hanno un peso di circa il 70/80% del totale del rating;
  • L’andamentale dell’utilizzo delle attuali linee di credito concesse all’impresa e documentate dalla Centrale rischi elaborata dalla Banca d’Italia, con un peso del 20/30% del totale del rating.

 

Puoi capire ora perché è importante il rating.
Le banche non danno più credito perché… “conosco il direttore della filiale”. Hanno subìto sufficienti “batoste” nel passato, utilizzando questo metodo di apprezzamento delle imprese.
Capirai inoltre come sia importante per l’imprenditore conoscere in anticipo come viene giudicata la propria impresa, sia per sapere se potrà essere finanziata, ma soprattutto per conoscere quali sono i numeri fondamentali da migliorare per poter ottenere un aumento del rating.

 

Vuoi conoscere il rating della tua impresa?
Hai due strade: o vai in banca, rischiando un giudizio negativo, senza venire a conoscere in base a quali parametri, oppure puoi chiedere ad Educash, che ti fornirà il rating elaborato da Cerved – Centrale Bilanci, ma soprattutto saprà approfondire con te quali sono gli elementi del tuo bilancio o della tua gestione dei fidi da controllare per avere un miglioramento del rating.

 

Chiudo con una battuta sul rating, trovata in internet:
“Già nel 2007 le agenzie di rating avrebbero dovuto prevedere il collasso di Lehman Brothers. Ma allora era così ovvio che non c’era gusto….”.

 

 

Gigi Turla

 

 

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