I crediti rappresentano il diritto dell’imprenditore ad esigere una somma di denaro da clienti o da altri soggetti.
Li trovo all’interno del bilancio, nello Stato Patrimoniale, a SINISTRA, nell’ATTIVO, in DARE.
Il Codice Civile ce li elenca e li divide in due diverse posizioni:
1) nelle IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE, troviamo i Crediti:
a – verso imprese controllate
b – verso imprese collegate
c – verso controllanti
d – verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti
e – verso altri
2) nell’ATTIVO CIRCOLANTE, troviamo i Crediti:
- a) verso clienti
- b) verso imprese controllate
- c) verso imprese collegate
- d) verso controllanti
- e) verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti
- f) tributari
- g) verso altri
Nell’attivo circolante ci sono crediti di origine “commerciale”, ovvero crediti legati ai ricavi realizzati dall’attività tipica aziendale; nelle immobilizzazioni ci sono invece crediti di natura “finanziaria”, che rappresentano gli investimenti finanziari dell’imprenditore o le somme che ha prestato.
I crediti vengono esposti in bilancio, secondo il valore di presumibile realizzo, cioè togliendo quelli che si pensa di non riuscire ad incassare.
I crediti rappresentano una voce di bilancio particolarmente significativa e da controllare periodicamente e con attenzione: se non stiamo attenti ad incassarli alle scadenze prestabilite, si rischia di lavorare per nulla. Oltre a lavorare, bisogna fatturare, ma soprattutto incassare i crediti!!!.
Controlli periodicamente i crediti che devi ancora incassare?