Da grande avrei voluto fare…
Pensi di vivere una vita al di sotto delle tue reali capacità? Puoi tenerti l’amaro in bocca… oppure procurarti una zappa.
Cosa avresti voluto fare da… GRANDE?
Pirata, salumiere, insegnante, veterinario, archeologo, scrittore, ingegnere nucleare, portatore di pace nel mondo…
Da bambini la percezione della nostra grandezza, ci portava a credere, ma a credere veramente, di poter realizzare migliaia di vite diverse.
Poi sembra che diventare grandi voglia dire concentrarsi su una cosa sola.
Una vita sola.
Una strada sola.
E di tutti quei tesori percepiti nella nostra infanzia che ne è stato?
Sicuramente qualcosa abbiamo realizzato.
Ma… quanti di noi ritengono di vivere una vita al di sotto delle proprie capacità?
Tu!
SENTI CHE QUALCHE TUA CAPACITÀ NON SI È ANCORA SVILUPPATA?
Credi di poter migliorare in alcuni aspetti?
Se la tua risposta è… SÌ!
Bene!
Sei in buona compagnia fra quelli che credono che… fin che c’è vita c’è educazione.
La parola educazione (tutti lo sappiamo) viene dal latino e-ducere = trarre fuori, far emergere ciò che uno ha dentro. È la famosa maieutica Socratica: l’arte di far nascere anime, pensieri, uomini e donne nel loro essere unici e originali. Perciò finché c’è possibilità e voglia di apprendere, c’è spazio per l’educazione; c’è possibilità di tirare fuori quelle capacità, quei sogni, quelle intuizioni che a volte fin da bambini avevamo visto in noi e che poi ci siamo dimenticati di avere.
Ma come è possibile farlo ora? Ora che abbiamo già fatto molte scelte.
Ora che abbiamo professioni ben definite (o quasi!).
Ci vorrebbe una magia… un Abracadabra.
Sembra che la parola Abracadabra venga dall’aramaico Avrah KaDabra che significa Io creerò come parlo. Osando un’interpretazione,
Abracadabra vuol dire che io riuscirò a far avvenire quello che riesco a dirmi di me stesso.
Se io non ri-conosco le mie capacità, loro se ne stanno lì sotto terra, come pietre grezze sporche, confuse per sassi. Da possibilità diventano zavorra, perché inerti, con il loro peso, ci tolgono energia e slancio.
Se invece io voglio vivere all’altezza delle mie capacità e dei miei sogni, posso fare la magia di MUNIRMI DI UNA BELLA ZAPPA, per scavare dentro di me, rompere i miei schemi e dissodare il mio terreno separando lo scarto dalle pietre preziose.
(La domanda si impone…)
Cosa può fare da zappa nella mia vita imprenditoriale?
Un percorso educativo illuminante?
Un’esperienza fallimentare?
Una collega con le p..le?
Un educatore in finanza d’impresa?
Il desiderio di cambiare?
A ciascuno la propria ZAPPA
Ma sappiate! Gli slanci e le intuizioni da bambino non sono poca cosa: è dimostrato che il vero imprenditore è quello che si ricorda del cavallo a dondolo.
Dulcinea del Toboso