L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE E L’ECONOMIA CAPITALISTICA A CONFRONTO
LA SHARING ECONOMY
L’economia della condivisione e l’economia capitalistica a confronto.
È possibile un sistema economico che fa utili e genera cash flow, nel quale l’elemento fondamentale è la condivisione dei beni?
Un sistema nel quale sparisce un fattore essenziale del capitalismo classico: la proprietà privata. Il centro del valore non è la proprietà, ma l’esigenza del cliente
Questa è la Sharing Economy!!!
Le seguenti esperienze ci dicono che questo è possibile.
Pensate a VODAFONE con:
UTENTI 443 Milioni
DIPENDENTI 98.812
ANZIANITÀ 25 anni
Al contrario invece, pensate a WHATSAPP, con:
UTENTI 450 Milioni
DIPENDENTI 55
ANZIANITÀ 5 anni
Capite la differenza? Guardate soprattutto quanto tempo ci hanno messo i vari esempi ad arrivare dove sono ora.
Ora pensate ad una classica catena alberghiera MARRIOT, con:
CAMERE 759.330
STATI 141
ANZIANITÀ 89 anni
DIPENDENTI 200.000
Dall’altra parte, AIRB&B, con:
CAMERE 650.000
STATI 192
ANZIANITÀ 6 anni
DIPENDENTI 2.368
Proseguendo….
qual è la più grande compagnia di taxi al mondo? Chi effettua più corse?
È Uber
che non possiede direttamente neanche un taxi.
E qual è la più grande catena di alberghi del mondo? Chi affitta più camere?
È Booking.com
che non possiede direttamente neanche un albergo.
Da tutti gli esempi, l’elemento fondamentale è appunto la sparizione della proprietà privata.
I Punti di forza DELLA SHARING ECONOMY sono:
- Trasparenza
- Business fatto di persone
- Utilizzo di risorse fino ad ora inutilizzate
- Efficienza (ricerca miglior prezzo)
- Abbattimento delle barriere all’ingresso
- Mercato globale
Possiamo definire quattro grandi famiglie di attività che rientrano nel contesto finanziario della Sharing Economy:
- Collaborative Economy
- Collaborative Comsumption
- Sharing Economy vera e propria
- Peer Economy Crow
•- Per Collaborative Economy, si intende un’economia basata sulla costruzione di un network tra individui e comunità che produce, trasforma, usa e apprende in maniera diversa e collaborativa. Un esempio di azienda che opera in questo paradigma è TASKRABBIT, una startup di San Francisco che mette in contatto i consumatori con alcuni lavoratori freelance – chiamati taskers – che si offrono di montare mobili, accompagnare all’aeroporto, pulire casa, riparare oggetti di casa.
•- Per Collaborative Comsumption, si intende invece, nn modello economico basato sulla condivisione, lo scambio, il commercio e l’affitto di prodotti o servizi privilegiando l’accesso piuttosto che il possesso, come AirB&B.
•- La definizione di Sharing Economy è quella di un modello economico basato sull’utilizzo di risorse inutilizzate, da spazi liberi ad abilità per apprendere in maniera condivisa, in maniera gratuita o meno. Si veda il caso di successo di BLA BLA CAR.
•- Per Peer Economy, si intende un mercato economico basato sulle relazioni tra individui (peers) che facilitano la condivisione e il commercio diretto di prodotti e servizi basato sulla fiducia creata tra i peers. In questa categoria rientra a pieno titolo il Crowdfunding, che è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni. È una pratica di micro-finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. …
Ma di questo avremo occasione di parlarne in un prossimo articolo.
Gigi Turla